Molester Smiles
29 luglio ore 21, Brentonico Teatro Comunale Monte Baldo
Massimiliano Milesi sax soprano e tenore/ Achille Succi sax alto,
clarinetto basso/ Enrico Merlin chitarra, live electronics/ Giancarlo
Tossani tastiere Rhodes, laptop, live electronics/ Giacomo Papetti
basso elettrico, live electronics/ Filippo Sala batteria
Molester Smiles riunisce musicisti di
calibro della scena nazionale. Nasce da un’idea di Enrico Merlin che si
allaccia alla musica di Miles Davis dell’epoca di “On The Corner”: un
momento focale di quello che è stato definito “il periodo elettrico” di
Davis”, quando il trombettista imbocca la strada più decisamente funk,
solida e lineare. Un secondo capitolo musicale dedicato da Merlin a
Davis, dopo “Funky Football”, ascoltato proprio a Brentonico nel 2010,
che si focalizzava su “Bitches Brew”.
30 luglio ore 21.00, Brentonico, Teatro
Sonata Islands meets Mahler
Emilio Galante flauto/Mirco Rubegni tromba/ Achille Succi
clarinetto e sax alto/ Simone Zanchini fisarmonica/ Stefano
Senni contrabbasso/ Francesco Cusa batteria/ Tommaso Lonardi voce recitante
Il canto della terra - Parafrasi jazz per sestetto, voce recitante e video su Das Lied von der Erde di Gustav Mahler
Testi di Giuseppe Calliari
4 novembre ore 21.00, Brentonico, Teatro
Doublesex
Oratorio per voce recitante, coro femminile e jazz trio
Ideazione e testo di Antonia Sorce
Musica di Emilio Galante
Immagini di Enzo Patti
voce recitante Mara Pieri
Coro Celestino Eccher diretto da Chiara Biondani
Sonata Islands Trio (Emilio Galante - Andrea Dulbecco -Salvatore Maiore)
Liberamente
ispirato a Middlesex di Jeffrey Eugenides (premio Pulitzer nel 2003)
racconta liricamente la vita di un ermafrodito. Il tema invita alla
riflessione su un aspetto della sessualità da sempre esistito, rimosso,
oggi attuale nel dibattito sull’identità di genere. Sandra-Sandro
nasce negli USA e adulto si reca a Palermo, città natale dei nonni,
alla ricerca delle origini del suo essere ermafrodito. Le scene sono
appositamente disegnate dall’artista palermitano Enzo Patti. Le
immagini diventano movies, controllati live in sincrono con lo
svolgersi dell’azione drammatica, quasi fosse un cartone animato. Il
testo viene recitato in italiano mentre il coro, che ha la funzione del
coro greco, commenta in inglese, ponendo così una distanza tra i due
livelli della narrazione. Il racconto, pur essendo di forte attualità,
assume toni universali, vuoi per le radici mitologiche, vuoi per la
distanza onirica che musica, recitazione e immagini in bianco e nero
costruiscono in una sorta di contemporaneo Gesamtkunstwerk. Presentato per
la prima volta a Cles nel luglio 2015 e in dicembre al MART di Rovereto
l’oratorio è una produzione di Trentino Jazz.