Ai confini ed oltre
In collaborazione con Amici della Musica di Borgo e MART
8 ottobre ore 20.30, Borgo Valsugana, Saletta rossa della Comunità di valle
Sonata Islands Biedermeier Trio
Elisabetta Vegetti pianoforte/ Emilio Galante flauto/ Duccio Fontolan fagotto
Programma dedicato alla musica per trio del primo Ottocento,
vicino a all’epoca del Biedermeier con composizioni di Friedrich Kulhau
(1786-1832), Carl Maria von Weber (1786-1826), Gaetano Donizetti
(1797-1848) e Franz Joseph Haydn (1732-1809). Il Biedermeier è uno
stile che ripensa il Classicismo viennese e in certo modo lo rende
popolare: è lo stile della restaurazione, della normalizzazione
post-rivoluzionaria. Musicalmente il momento in cui le grandi
invenzioni del Classicismo entrano nei salotti della borghesia… I
fiati suonano strumenti vintage
per cercare un suono più adatto alle musiche dell’epoca: un flauto
Bonnevile del 1895 e un fagotto Heckel del 1930
15 ottobre ore 20.30, Borgo Valsugana, Saletta rossa della Comunità di valle
Gaia Mattiuzzi Laut
Gaia Mattiuzzi voce/ Fabrizio Puglisi pianoforte/ Cristiano Calcagnile batteria
Il gruppo presenta un repertorio vario e multiforme che unisce
tradizione e sperimentazione, mescola jazz e avanguardia, ritmi
folklorici, rock e musica contemporanea, attraverso un lavoro di grande
originalità dove rigore filologico e sperimentazione trovano una
perfetta osmosi. I tre danno vita ad una musica visionaria, spontanea e
piena di fantasia che pone un attenzione particolare alla ricerca
timbrica.
Gaia Mattiuzzi ha operato nella ambiente creativo di Improvvisatore
Involontario, che ha prodotto LAUT mentre sia Puglisi (molto attivo anche sulla scena
olandese) che Calcagnile fanno parte del Collettivo Bassesfere e sono
musicisti molto noti nel circuito della musica improvvisata
21 ottobre ore 20.30,Borgo Valsugana, Saletta rossa della Comunità di valle
Lost Songs
Marta Raviglia voce, elettronica/ Simone Sassu pianoforte, elettronica
Canzoni perdute e mai più ritrovate. Ricordi del mattino e della sera.
Melodie affilate che si conficcano nella pelle. Ferite che non si
rimarginano mai del tutto. Segni che restano. Nel tempo. Inquieti
pensieri che si insinuano tutto d’un tratto. Canzoni perdute per sempre.
In LOST SONGS edito dall'etichetta A simple Lunch, Marta Raviglia e Simone Sassu guidano l’ascoltatore lungo
un cammino in continuo disequilibrio tra scrittura e improvvisazione. I
due attingono ad un repertorio vastissimo, quello della musica del
Novecento, che ben rappresenta una certa idea di contemporaneità. Le
canzoni perdute si fanno, dunque, materiale mutevole e proteiforme. Le
canzoni perdute sono solo il pretesto per abbandonarsi completamente al
fluire degli eventi, alle evoluzioni del timbro e alle rivoluzioni
dell’animo. Musiche di Satie, Milhaud, Weill, Barber, Ellington, Berio,
Wheeler
28 ottobre ore 18-20.30, Borgo Valsugana, Biblioteca comunale
29 ottobre ore 16.00, MART, Rovereto
Harmony of Numbers
Sonata Islands: Andrea Dindo pianoforte/ Emilio Galante flauto/ Walter Zanetti chitarra elettrica
Preceduto da un incontro con i compositori alle ore 18 il
concerto in programma alle 20.30 presenta le prime esecuzioni di
Zack Browning, Hubert Stuppner, Mario Pagotto ed Emilio Galante che si
immergono nel mondo affascinante ed esoterico dei rapporti fra musica e
matematica, ognuno seguendo la propria personalissima sensibilità.
Si tratta di tutt’altro che una novità: musica e matematica si
incontrano di continuo nella storia del pensiero. Musicisti di tutte le
epoche hanno usato procedimenti matematici per dare forma alle proprie
composizioni, dalle serie di Fibonacci ai quadrati magici: la musica
scritta, preorganizzata, ha bisogno di procedimenti formali astratti
per costruire procedimenti che si espandano nel tempo, che non siano
semplici frammenti aforistici.
Di più, esiste un dibattito infinito nella storia del pensiero musicale
su quanto il materiale tonale, sul quale si sviluppa la musica
occidentale, dalle proporzioni perfette da un punto di vista
matematico, sia un prodotto della natura o della cultura.
L’intreccio di musica, matematica e natura è uno dei temi più appassionanti e dibattuti da sempre.
I compositori di questo programma tendono ad applicare le tecniche di
formalizzazione che derivano da questo modo di pensare a materiali
vicini alla popular music: in una recente lecture Browning ha
analizzato con successo una canzone di Phil Collins, trovandovi le stesse proporzioni che informano la propria musica.
11 novembre ore 20.30, Borgo Valsugana, Saletta rossa della Comunità di valle
Relendo Villa Lobos
Una rilettura in bossanova del grande compositore brasiliano
Sonata Islands: Cristina Renzetti voce/Emilio Galante flauto/Michele Francesconi pianoforte/Gabriele Zanchini fisarmonica
Concerto
crossover fra musica classica e contemporanea, fra musica scritta e
improvvisata, dedicato a Villa Lobos, sicuramente il compositore colto
brasiliano internazionalmente più conosciuto. Pochi musicisti come lui
si prestano a questo tipo di operazione, proprio perché la sua poetica
è permeata da quella della MPB (Musica Popolare Brasiliana), la cui
caratteristica è quella di assumere lucidamente la musica popolare
brasiliana come comune radice di musica colta, jazz e pop. In altre
parole la musica brasiliana è crossover per definizione. La ricerca di
Sonata Islands consiste nel mostrare e sviluppare le origini melodiche
e ritmiche dell’ispirazione di Villa Lobos, riscrivendo in modo jazz
-popolare alcune sue composizioni. Presentato la prima volta nel
Festival TrentinoInJazz 2013, Con la voce di Cristina Renzetti e gli
arrangiamenti di Gabriele Zanchini
19 novembre ore 20.45, Trento, Sala della Fondazione Caritro
CORPO A CORPO COL JAZZ
Dal Novecento a oggi, avanguardie e jazz
Emanuele Dalmaso sassofoni/ Cosimo Colazzo pianoforte
All’inizio
del ‘900 alcuni dei ritmi che agitano gli Stati Uniti raggiungono
l’Europa. Sono ritmi provenienti dal sottofondo della cultura
afroamericana.
L’incontro con questi nuovi linguaggi apre ai compositori europei di
area classica nuove strade che vengono percorse. L’attenzione è tutta
volta al ritmo. Il jazz è percepito come ritmo pulsante, scosso da
sincopi e asimmetrie, legato al movimento del corpo ovvero al ballo. Il
linguaggio del jazz, interpretato in tal modo, feconda poetiche
musicali che attraverso il gioco, l’ironia e il gusto del leggero
mettono volutamente in crisi la retorica tradizionale della musica
classica legata al sentimentalismo romantico.
Oggi lo sguardo può confidare in una prospettiva storica lunga, che ha
visto combinazioni molto variate del rapporto tra spirito d’avanguardia
e jazz. Il concerto apre una finestra anche su espressioni recenti
dell’avanguardia musicale che vive un rapporto con certe suggestioni
del jazz. Verranno eseguite musiche di Paul Dessau, Cosimo Colazzo,
Mario Carro, Erwin Schuloff, Graham Fitkin.
26 novembre ore 16.00, MART, Rovereto
Talking voices
Sonata Islands Trio: Tiziano Popoli tastiere/ Emilio Galante flauto/ Luca Nostro chitarra elettrica
Musiche che
traggono origine dalla parola parlata trascritta in musica: sono i proclami futuristi di Marinetti, le abbaniate, urla dei banditori,
il violento linguaggio delle carceri americane, la
narrazione di un contastorie ladino. La parola
parlata, la talking voice diventa materiale musicale lavorato,
modificato, esaltato, fonte ispiratrice di tutte la partiture che
altrimenti sono eseguite dal vivo. In programma musiche originali dei
tre musicisti e una partitura dell'olandese JacobTV, pioniere di questo
modernissimo linguaggio musicale insieme a Steve Reich, René Lussier e
Scott Johnson.