Ai confini ed oltre
The art of the Trio
2020
Ai Confini ed oltre è una rassegna che cerca di mettere a fuoco il
territorio a cavallo fra generi o linguaggi diversi. Tutto ciò che sta
ai confini ha per antonomasia carattere di sperimentazione perché si
rivolge all’inconsueto, ricerca ciò che sta oltre, fuori. Quest’anno il
tema ė una formazione tipicamente cameristica, trade union fra
musica classica e jazz, il trio. In quanto cameristico il trio è la
formazione per eccellenza che può avvicinare diverse attitudini
all’ascolto, in particolare quella del jazz e della musica da camera.
Il tipico trio jazzistico è formato da pianoforte contrabbasso e
batteria: a questa formazione nella stagione verranno accostati anche
trii meno consueti. Il titolo della rassegna, “The art of the Trio” è
un omaggio ad una serie di registrazioni di Brad Mehldau, pianista di
fama internazionale. I concerti saranno completamente acustici, in
questo mondo evidenziando propria la natura cameristica della proposta
15 ottobre ore 20.30, Sala del Falconetto, Palazzo Geremia, Trento
Michele Francesconi Trio
Seasons
Three suites for piano trio
Music by: Marco Ponchiroli, Stefano Travaglini and Luca Dell’Anna
Michele Francesconi Piano / Giulio Corini Double Bass / Luca Colussi
Le stagioni sono la chiave per leggere gli stati d'animo e le
sensazioni legate alla nostra vita. Un ciclo che si ripete in maniera
ogni volta diversa, un modo per scomporre il tempo e trovare punti di
riferimento.
Il pianista Michele Francesconi presenta Seasons, un lavoro dedicato al
ciclo delle stagioni. In questo suo nuovo progetto, Francesconi ha
commissionato i componimenti musicali a Marco Ponchiroli, Stefano
Travaglini e Luca Dell’Anna (senza dubbio, tra i migliori pianisti e
compositori italiani attivi in ambito jazz) per poi arrangiarli per la
formazione del piano trio: il risultato sono tre suite dal carattere
radicalmente diverso tra loro, utili per affrontare le varie
espressioni del jazz moderno e che si traducono, a livello formale,
ognuna in un numero diverso di episodi. La prima in ordine di
esecuzione, quella di Marco Ponchiroli, propone nelle sue cinque parti
una scrittura di ispirazione preromantica; nella seconda suite Stefano
Travaglini, compositore con un percorso accademico alle spalle, fa uso
di un linguaggio armonicamente avanzato per creare atmosfere che
tendono a colori scuri. La terza suite, quella di Luca Dell’Anna, è
formata invece da una decina di episodi caratterizzati da una natura
spiccatamente ritmica e dalla presenza di ampi spazi improvvisativi. Ad
affiancare sul palco Michele Francesconi ci saranno Giulio Corini,
contrabbassista dotato di una forte personalità e intelligenza
musicale, e Luca Colussi, batterista attento nel sottolineare ogni
sfumatura dinamica e ritmica.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria posti (nome e telefono) a info@sonataislands.com
Il posto verrà tenuto fino alle 20.20
22 ottobre ore 20.30, Sala del Falconetto, Palazzo Geremia, Trento
Rope Trio
Fabrizio Puglisi (Pianoforte)/ Stefano Senni (Contrabbasso)/ Zeno De
Rossi (Batteria)
Rope (dal titolo inglese del film di Hitchcock “Nodo alla gola”) nasce
nel 2002. Il trio rielabora liberamente brani originali e composizioni
di John Zorn, Monk, Ellington, Misha Mengelberg, Jelly Roll Morton,
Bernard Hermann, Herbie Nichols, trovando una nuova ed originale
concezione del piano trio. Equilibrio, varietà, sintesi, interplay,
cantabilità, queste sono alcune delle caratteristiche di questo
progetto che ha all’attivo due CD; “Have you met Miss Bates?” (2005) e
“Saints and Sinners” (2009), entrambi per l’etichetta El Gallo Rojo. I
musicisti di ROPE vantano ormai un’esperienza pluriennale che quì si
mette al servizio della musica senza virtuosismi, portando il
concetto del piano trio nella modernità, con un occhio alla tradizione
e l’altro alle musiche di oggi.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria posti (nome e telefono) a info@sonataislands.com
Il posto verrà tenuto fino alle 20.20
Small Choices
Small Choices è un trio dall’organico cameristico fondato dal
bassista e compositore Giacomo Papetti. Il progetto mette in dialogo
composizioni originali e improvvisazioni con la musica “accademica” di
Ligeti, Messiaen, Sibelius, Webern, Shostakovich, Gershwin. Influenzato
da un lato da alcune eccentricità della musica contemporanea,
dall’altro dalle conseguenze espressive del jazz più libero, Small
Choices propone sonorità imprevedibili, trame collettive e
individuali al contempo: un approccio integrale all’improvvisazione in
dialogo con il rigore del materiale scritto.
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Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria posti (nome e telefono) a info@sonataislands.com
Il posto verrà tenuto fino alle 20.20
Matteo Bortone Trio “ClarOscuro”
Enrico Zanisi ( Piano )/ Matteo Bortone ( Bass )/ Stefano
Tamborrino (Drums)
Nel jazz contemporaneo la classica (?) formula del piano trio assume
forme, suoni e ambientazioni diverse, opposte, come se scomponendo gli
equilibri di questo magico meccanismo si possano scovare all’infinito
strade creative. Lo dimostra anche questo prezioso lavoro che vede il
contrabbassista Matteo Bortone come autore di tutte le tracce,
formalmente anche leader ma bastano pochi minuti d’ascolto per capire
che la logica è profondamente paritetica. Di grande interesse
l’esplorazione della melodia dei tre che traspare costante, mai intesa
come rifugio, facile soluzione ma indagine, approfondimento del suono
nell’ascolto dell’altro. Si incontrano anche momenti liberi e sognanti
su fondali scuri, schegge di ambienti urbani, ma le tensioni più alte
si raggiungono negli incroci di tre notevoli personalità. Del talento
di Bortone sapevamo già, qui conferma tutto, suono denso legnoso,
grande senso del tempo mai matematico più mentale, buona qualità di
scrittura. Il pianoforte di Zanisi è sempre in costante ascesa ma in
ClarOscuro trova terreno per insospettabili arditissime improvvisazioni
dove stride il taglio classico con un linguaggio apertissimo.
Tamborrino non smette di stupire con la sua capacità di rendere ogni
brano un caleidoscopio di invenzioni, colori, sorprese, nel garantire
un sontuoso tappeto ritmico mai scontato. La sua batteria
in Concretion Part 1 insuperabile.
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Grazie alla collaborazione con I-Jazz
FCT Trio
Francesco Cusa, batteria/ Giovanni Benvenuti sax tenore/ Gabriele
Evangelista contrabbasso.
Il nuovo trio di Francesco Cusa esplora i territori delle composizioni
originali e della poliritmia. Una riproposizione in chiave acustica
delle esperienze progettuali del passato dell’artista siciliano con uno
sguardo alla musica di tradizione e agli standards rivisitati.
“La mia idea per questo lavoro nasce da una prospettiva opposta
rispetto a quella dei normali processi che determinano la prassi
musicale. Si parte da materiali improvvisati con lo scopo di costruire
strutture poliritmiche, melodie, che soltanto in futuro determineranno
(semmai) un processo compositivo che potrà essere fermato sulla carta.
Troppo spesso viviamo nell’urgenza di produzioni contingenti, di idee
musicali anche nobili che necessiterebbero però di ben altre
sedimentazioni, di tempo, di maturazione. Per queste ragioni ho tentato
di invertire il processo, ovvero di creare un trio con il quale
esercitare un’idea quasi minimalista di composizione istantanea, con
cui prestare ascolto alla scintilla creativa dell’istante e sviluppare
le cellule sonore frutto delle influenze ambientali, degli umori del
momento, delle suggestioni del viaggio, dei cibi assaporati, ecc. Ma
sarebbe delittuoso parlare di "musica improvvisata”: la definirei
piuttosto una centratura subliminale atta a determinare l’edificarsi di
architetture sonore. Un processo “inevitabile” che col tempo
determinerà la necessità espressiva del trio, in modo che, nel suo
inesorabile farsi, ogni nota, ogni colpo inferto allo strumento,
saranno quelle scaturite dall’ineluttabile. Nessuna scelta” (Francesco
Cusa).
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria posti (nome e telefono) a info@sonataislands.com
Il posto verrà tenuto fino alle 20.20
Marc Perrenoud Trio
Marc Perrenoud, piano, Marco Müller double bass, Cyril Regamey drums
con la collaborazione di ProHelvetia
The trio is one of the brightest stars of the Swiss and European jazz
scene, recognized for their unique talent in blending tradition with a
contemporary sound.
For 12 years, the virtuoso, both elegant and powerful performances of
Perrenoud have been supported by bassist Marco Müller from Freiburg and
drummer Cyril Regamey from Lausanne.
By allowing each other sufficient freedom and challenging each other, a
brilliant musical dynamic arises, especially when playing live, which
is kindled over and over again. The congenial interaction of the three
musicians draws on many sources of inspiration and cannot be
pigeon-holed as it is tangibly open to all kinds of influences, not
only musical ones, which further develop and characterize the sound.
The band is preparing his 5th CD
Hailed as « remarkable » by BBC Music magazine (UK), « always masterful
» and « an author of compositions with a capital C » by All About Jazz,
the Marc Perrenoud Trio is considered one of the most interesting and
unique jazz formations of its generation, and it has garnered
recognition in its native Switzerland as well as abroad.
Marc, Marco, and Cyril played together everywhere on earth. Venues like
Jazz at Lincoln Center, New York, Snung Harbour in New Orleans,
festivals like London, Buenos aires, Paris, Montreux or Qatar and
plenty of amazing clubs as Ronnie Scott London, Duc des Lombards
Paris, Moods Zurich or JZ Shanghai.
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In collaborazione con AMI, Associazione Mozart Italia
Ingresso: € 10
Abbonamento: € 15.00 per i due concerti
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI Associazione Mozart Italia – Sede Nazionale
Rovereto, via della Terra 48 – tel e fax 0464.422719
infoami@mozartitalia.org
6 marzo 2021 ore 20.45, Sala Filarmonica, Rovereto
Zandonai Carioca
Giancarlo Bianchetti chitarra/ Ivan Tibolla, pianoforte e fisarmonica
Due musicisti e un trio di strumenti...
Giancarlo Bianchetti, diplomato in chitarra classica con il massimo dei
voti presso il Conservatorio “G.Frescobaldi” di Ferrara, si interessa
successivamente al jazz e alla musica brasiliana, collaborando con
musicisti del mondo del jazz come Steve Grossman, Tony Scott, Jack
Walrath, James Moody, Bobby Watson, e del mondo della canzone con
Vinicio Capossela, Gianmaria Testa.
Ivan Tibolla si è diplomato in organo e composizione organistica presso
il Conservatorio “B.Marcello” di Venezia. Dopo gli studi classici si
interessa al jazz, studiando in particolare la musica del compositore
Egberto Gismonti, su cui ha pubblicato per Universal Classic un disco
monografico intitolato “my E.G”, e con cui ha collaborato come
esecutore e interprete per la realizzazione della colonna sonora del
film brasiliano “Alèm do Homen” diretto dal regista William Biondani.
I due musicisti propongono un repertorio che si snoda tra musica
scritta e musica improvvisata, prevalentemente costituito da brani
originali e di compositori brasiliani, tra cui Egberto Gismonti,
Hermeto Pascoal, Guinga e da una inusuale rivisitazione in bossanova
del Lied “Lontana” di Riccardo Zandonai.
13 marzo 2021 ore 20.45, Sala Filarmonica, Rovereto
Swingin' Mozart
TST - Third Stream Trio
Emilio Galante, flauto/ Eloisa Manera, violino/ Luca Dell'Anna, pianoforte
Musiche di Galante, Mozart-Busoni, Bach-Evans, Chopin-Ellington, Chopin-Laginha
Il tema è la “terza corrente” un movimento artistico nato negli anni 50
negli Stati Uniti, che cercò di trovare un terreno di incontro fra
musica classica e jazz a testimoniare la valenza del jazz di “musica
d’arte” e non più musica leggera, da ballo, come era lo swing. Vi
parteciparono musicisti jazz molto noti come Miles Davis, Gil Evans,
George Russell e il Modern Jazz Quartet, e compositori, direttori
d’orchestra come Gunther Schuller e Leonard Bernstein. Da allora si
sono sviluppate molte sperimentazioni in questo senso. Un esempio i
progetti di Uri Caine su Mahler, Bach e Mozart. Uri Caine che alcuni
anni fa fu direttore artistico della Biennale di Venezia, a
testimoniare come gli ambienti del jazz e della musica colta si siano
poco alla volta sempre più avvicinati. Alcuni caratteri di questa
“terza corrente” sono l’essere musica da camera, la ricerca di una
rilettura della tradizione classica in veste jazzistica e last but not
least una riflessione sui rapporti fra composizione e improvvisazione,
fra tradizione scritta e tradizione orale. Nel programma presentato dal
Trio brani originali dei tre musicisti, oltre ad alcune riletture
attraverso la pratica improvvisativa di musiche della tradizione
sette-ottocentesca: Busoni che rilegge Mozart (il Duettino Concertante
nach Mozart); la Siciliana in sol minore di Bach trascritta dalla
versione di Bill Evans, che la fa diventare un Valse in 3/4; Charlie’s
Prelude (reso noto nelle versioni di Duke Ellington e Don Byron) una
sorta di lettura ragtime del quarto Preludio di Chopin; sempre di
Chopin il Valse n 2 op 34, sorprendentemente rivisitato da Mario
Laginha in 2/4. Si tratta spesso di riletture di riletture, in un
percorso che svela uno dei caratteri tipici della nostra cultura, dove
l’originalità si appoggia sempre su una sovrapposizione continua di
testi del passato.