TrentinoIn Jazzclub 2019
BOOKIQUE Via
Torre D'Augusto 29, TRENTO
INFO: 342 701
1498 - su facebook
CIRCOLO OPERAIO SANTAMARIA Via Santa Maria 18, ROVERETO INFO: 388 812
5948 - su facebook
CIRCOLO OPERAIO PAGANINI, via S.
Giovanni Bosco 5, ROVERETO
INFO:
3289840952 - su facebook
PORTEGHET, via
Suffragio, Trento
Rassegna Avantgarden
8 maggio ore 21.30,
Bookique, Trento
Raffa&TheBluebirds
Lab
Stefano Raffaelli - piano/livelectronics, Nana Kofi Motobi
- freestyle, Sehrat
Akbal - voce/baglama, , Bbeta - livelectronics, Carlos
Pinheiro - sax.
Bluebirds Lab è il nuovo progetto del
pianista trentino Stefano Raffaelli.
Il laboratorio intende indagare e
sperimentare connessioni tra ambito elettronico, jazzistico e musica
popolare.
I musicisti che partecipano al
laboratorio sono in continua turnazione,
per togliere qualsiasi certezza e stabilità ai risultati di volta in
volta raggiunti, e nella certezza che incognita e movimento possano
generare stimoli creativi inconsueti. In questa edizione di Bluebirds
Lab ascolteremo il rapper africano Nana Kofi Motobi, Serhat Akbal
(Kurdistan) alla voce e baglama, Bbeta dj (livelectronics), il
sassofonista portoghese Carlos Pinheiro e lo stesso Stefano Raffaelli
(piano/livelectronics).
15 maggio ore 21.30,
Bookique, Trento
MACK
Federico Squassabia, tastiere
Marco Frattini, batteria
Mattia Matta Dallara, campioni, elettronica
L’approccio
estremamente creativo e la presenza costante di groove sono un tratto
distintivo del gruppo. Le elaborazioni elettroniche danno vita ad un
mix di hip hop e neo soul, in cui il suono delle tastiere emerge da
bassi profondi e intense tessiture ritmiche che si basano su una
continua ricerca di incalzanti groove
Mack è un innovativo
esponente della scena sperimentale bolognese, fra jazz funk e afro, E'
prevista a metà maggio, per l'etichetta IRMA Records, l'uscita del
primo singolo di MACK, More Steps. Seguirà a giugno l'uscita dell'EP
completo in contemporanea all'esibizione del gruppo al TD Vancouver
International Jazz Festival 2019.
22 maggio ore 21.30,
Bookique, Trento
Sarah Stride Trio
Sarah Stride (voce), Kole Laca (live
electronics), Frank Martino (chitarre)
Con uno stile cantautorale
assolutamente unico, Sarah Stride ha dato un assaggio della sua
peculiarità con l’EP “Schianto” (2017) e, dopo due album solisti, ora
torna con un album, “Prima Che Gli Assassini”, che riprende i quattro
brani dell’EP e affianca loro sei inediti e un omaggio a Franco
Battiato (“La Torre”). Realizzato in collaborazione con Kole Laca (Il
Teatro degli Orrori, 2Pigeons) e Manuele Fusaroli (The Zen Circus,
Nada, Andrea Mirò), il disco, che sta raccogliendo grande
consenso dalla critica di settore, mette in risalto le sonorità del
tutto personali dell’artista: rock ed elettronica più industrial a fare
da tappeto a una voce che riporta alla memoria i timbri tipici delle
grandi interpreti degli anni ’60 - Mina, Ornella Vanoni, Nada - e che a
tratti rimanda anche agli anni ’80 della Bertè. Una voce, quella di
Sarah, che in alcuni momenti, d’un tratto, quasi nevroticamente, si
comprime e si scurisce, per poi esplodere in sprazzi di suoni dal
sapore internazionale. Un concept album visionario e pagano dalle
molteplici influenze che mette in scena una lotta interiore e una
schiettezza in grado di spiazzare l'ascoltatore. La formazione live,
che riproduce fedelmente le sonorità granitiche dell’album attraverso
un’elettronica asciutta è minimale e un uso della voce e delle chitarre
onirico e rarefatto, oltre all’intensa attività live sta aprendo
concerti di importanti artisti internazionali e stranieri (Morcheeba,
Television, Morgan, Joan as Police Woman…)
29 maggio ore 21.30,
Bookique, Trento
Quasar Burning
Bright - Sonata Islands Kommandoh
DJ Fana, Emilio Galante (flauto), Giovanni Venosta (tastiera), Alberto
Turra (chitarra), Stefano Grasso (batteria)
L’ensemble Sonata Islands ha dedicato la sua attività alla
contaminazione dei linguaggi, e per fare ciò ha elaborato negli anni un
carattere camaleontico, modificandosi in modo evidentissimo a seconda
delle strade musicali che percorre. Nato nel 1998 come ensemble votato
all’esecuzione della nuova musica colta italiana, ha poi proposto
progetti che utilizzavano il linguaggio dell’improvvisazione, del jazz
e del rock sperimentale. Per seguire queste strade i musicisti
coinvolti sono spesso differenti, ferma restando la leadership del
flautista Emilio Galante. L’anima rock di Sonata Islands (nominato
Sonata Islands Kommandoh, con chiaro omaggio alla poetica dei Magma) ha
uno fisionomia essenzialmente milanese, con in primo piano la figura di
Giovanni Venosta, musicista che ha conosciuto la notorietà anche come
compositore di colonne sonore (Soldini), e di Alberto Turra,
chitarrista virtuoso di avant-rock.
Nel 2018 il progetto di questa formazione, “Zeuhl Jazz”, è stato
pubblicato dall’etichetta newyorkese Chant Records, e dal suo patron
Shanir Bulmenkranz, musicista downtown legato all’ambiente di John
Zorn. “Zeuhl Jazz” è ispirato alla musica dei Magma, il gruppo
francese nato negli anni 70 e ancora formidabilmente attivo, legato al
linguaggio del jazz-rock e del RIO (Rock in Opposition).
Il nuovo progetto ha il nome “Quasar Burning Bright”, ironico auspicio
di una stella luminosissima che si consuma in un attimo…
Gli influssi che lo attraversano hanno ancora ben presente il groove
poliritmico dell’avant-rock, grazie alla magistrale batteria del
giovanissimo Stefano Grasso, ma cercano di appropriarsi dei colori e
dei suoni dell’elettronica con la presenza sulla scena del DJ Fana.
Tutte le composizioni presentate, in primissima esecuzione, consistono
in rielaborazioni live delle musiche di DJ Fana, con partiture che
trascrivono quei suoni e vengono poi eseguite dagli strumenti acustici
attraverso un sistema che mette in gioco anche l'improvvisazione e che
ricorda per certi versi i percorsi creativi di Nik Bartsch e dei suoi
Ronin, che ECM ha portato al successo internazionale.
In collaborazione Circolo Operaio Santa Maria
2 giugno 2019
ore 20.30, Circolo
Operaio Santa Maria, Rovereto
Letter to Evans
Sonata Islands
Emilio Galante (flauto), Giuliano
Cramerotti chitarra/ Stefano Colpi contrabbasso/ Gianlorenzo Imbriaco
batteria
Bill
Evans sarà sempre ricordato per aver espanso, più di tutti, le
possibilità espressive del pianoforte nel jazz ed aver letteralmente
rivoluzionato la formula del piano trio. Raramente però si è
prestata la dovuta attenzione alla sua attività di compositore, forse
perché lui stesso non si considerava un compositore a tempo
pieno. In realtà Evans ci ha lasciato un patrimonio enorme di
bellissime composizioni, alcune con riferimenti molto chiari alla forma
canzone e altre che seguono addirittura procedimenti creativi vicini
alle prassi compositive della musica colta. Ancor oggi, a più di
trent’ anni dalla sua scomparsa la musica di Bill Evans è molto poco
suonata e il quartetto intende, almeno in piccola parte, colmare questa
lacuna, ispirandosi a due formazioni in quartetto di Bill Evans con i
flautisti Herbie Mann e Jeremy Steig con un organico sorpendentemente
privo di pianoforte, che sposta ancor più l'attenzione sulla qualità
delle composizioni. Fra i brani in repertorio “ Re-Person I Knew”, “We
will meet again” “ Letter to Evan”
9 giugno ore 20.30 - Circolo
Operaio Santa Maria, Rovereto
Tango Tres
Silvio Zalambani - sax soprano e arrangiamenti
Donato D'Antonio - chitarra
Vittorio Veroli - violino
Nato nel 1997, Tango
Tres propone una ricerca sul
repertorio delle origini del tango noto come "Guardia Vieja" (Vecchia
Guardia), negli stili più in voga tra il 1880 e il 1920 tra Buenos
Aires e Montevideo: canzone folklorica e fandango iberico, tanguillo
andaluso, contradanza habanera e danza cubana, maxixe brasiliano,
milonga creola e candombe uruguayano, milonga milonga campera
argentina. I brani eseguiti da Tango Tres sono tratti
dal repertorio dei più rappresentativi autori del periodo:
Agustín Bardi, Eduardo Arolas, Vicente Greco, Enrique Saborido, Angel
Villoldo, Rosendo Cayetano Mendizábal, Ernesto Ponzio, Vicente Loduca,
Luis Teisseire, Francisco Hargreaves, Gerardo Mattos Rodríguez, ecc...
Gli arrangiamenti, tutti originali, sono elaborati dal sassofonista ed
ideatore del progetto Silvio Zalambani. Il trio ha realizzato
2 CD, "Guardia Vieja" nel 1998 ed "Entrada Prohibida" nel 2017,
entrambi per le Edizioni Musicali Borgatti.
Tango Tres ha debuttato nel 1997 al "Palau de la Musica" di Valencia
(Spagna) in occasione del "XI Festival Mondiale del Sassofono"
esibendosi poi con successo e consenso di critica e pubblico in
tutta Italia ed anche
in Argentina, Cile, Germania e Spagna. Tango Tres
ha rappresentato l'Italia in tre edizioni del "Vertice Mondiale del
Tango" (Siviglia-Spagna '05, Valparaiso-Cile '07, Bariloche-Argentina
'09), a seguito del successo ottenuto sono stati intervistati dal vice
presidente dell'Accademia Nazionale del Tango di Buenos Aires, sig.
Gabriel Soria per la TV argentina "Solo Tango". Il trio si è esibito
varie volte a Buenos Aires (Argentina), in diretta dal vivo
alla Radio Nazionale Argentina e in rinomati club del tango come "El
Vesuvio" e "Los Porteñitos", così come nella città patagonica di San
Martín de los Andes.
16giugno
ore 19.00, Circolo
Operaio Santa Maria, Rovereto
Panaemiliana
Davide Angelica - Chitarra/ Paolo Prosperini -
Chitarra/ Filippo Cassanelli - Contrabbasso/ Manuel Franco -
Percussioni
I Panaemiliana nascono nell’autunno del 2017 dall’incontro di due
chitarristi attivi nella scena jazz bolognese e italiana, Davide
Angelica e Paolo Prosperini, i quali, sebbene musicalmente diversi,
trovano subito la sintonia divenendo complementari. La formazione si
consolida poco dopo con l’arrivo di Manuel Franco alle percussioni e
Filippo Cassanelli al contrabbasso. Nel 2018 il gruppo si allarga
ulteriormente con l’arrivo di Danilo Mineo alle percussioni.
Il nome rende omaggio alla celebre Pana-Americana, la strada che
attraversa l’intero continente americano collegando l’Alaska con
l’Argentina. In modo analogo la band prende spunto da diverse
tradizioni musicali accostando con disinvoltura il son cubano al valzer
musette, il jazz alla musica folk italiana ed europea, facendo
confluire il tutto in composizioni originali dotate di un forte
connotato descrittivo.
Il gruppo è attualmente impegnato nella realizzazione del primo lavoro
discografico previsto per il 2019.
23 giugno
ore 20.30, Circolo
Operaio Santa Maria, Rovereto
Sarah Stride Duo
Sarah Stride (voce), Frank Martino (chitarre)
Con uno stile cantautorale
assolutamente unico, Sarah Stride ha dato un assaggio della sua
peculiarità con l’EP “Schianto” (2017) e, dopo due album solisti, ora
torna con un album, “Prima Che Gli Assassini”, che riprende i quattro
brani dell’EP e affianca loro sei inediti e un omaggio a Franco
Battiato (“La Torre”). Realizzato in collaborazione con Kole Laca (Il
Teatro degli Orrori, 2Pigeons) e Manuele Fusaroli (The Zen Circus,
Nada, Andrea Mirò), il disco, che sta raccogliendo grande
consenso dalla critica di settore, mette in risalto le sonorità del
tutto personali dell’artista: rock ed elettronica più industrial a fare
da tappeto a una voce che riporta alla memoria i timbri tipici delle
grandi interpreti degli anni ’60 - Mina, Ornella Vanoni, Nada - e che a
tratti rimanda anche agli anni ’80 della Bertè. Una voce, quella di
Sarah, che in alcuni momenti, d’un tratto, quasi nevroticamente, si
comprime e si scurisce, per poi esplodere in sprazzi di suoni dal
sapore internazionale. Un concept album visionario e pagano dalle
molteplici influenze che mette in scena una lotta interiore e una
schiettezza in grado di spiazzare l'ascoltatore. La formazione live,
che riproduce fedelmente le sonorità granitiche dell’album attraverso
un’elettronica asciutta è minimale e un uso della voce e delle chitarre
onirico e rarefatto, oltre all’intensa attività live sta aprendo
concerti di importanti artisti internazionali e stranieri (Morcheeba,
Television, Morgan, Joan as Police Woman…)
In collaborazione con il Circolo Paganini
5 settembre
ore 21.30, Circolo Paganini, Rovereto
Sonata Islands
Kommandoh
DJ Fana, Emilio Galante (flauto), Giovanni Venosta (tastiera), Alberto
Turra (chitarra), Stefano Grasso (batteria)
Il nuovo progetto di Sonata Islands
Kommandoh si basa sulle musiche elettroniche di DJ Fana, rielabolandole
dal vivo con gli strumenti acustici attraverso un sistema che mette in
gioco l'improvvisazione e che ricorda per certi versi i percorsi
creativi di Nik Bartsch e dei suoi Ronin, che ECM ha portato al
successo internazionale.
12
settembre ore 21.30,
Circolo Paganini, Rovereto
Raffa&TheBluebirds
Lab
Stefano Raffaelli - piano/livelectronics, Nana Kofi Motobi
- freestyle, Sehrat
Akbal - voce/baglama, , Bbeta - livelectronics, Carlos
Pinheiro - sax.
Bluebirds Lab è il nuovo progetto del pianista trentino Stefano
Raffaelli.
Il laboratorio intende indagare e sperimentare connessioni tra ambito
elettronico, jazzistico e musica popolare.
I musicisti che partecipano al laboratorio sono in continua turnazione,
per togliere qualsiasi certezza e stabilità ai risultati di volta in
volta raggiunti, e nella certezza che incognita e movimento possano
generare stimoli creativi inconsueti. In questa edizione di Bluebirds
Lab ascolteremo il rapper africano Nana Kofi Motobi, Serhat Akbal
(Kurdistan) alla voce e baglama, Bbeta dj (livelectronics), il
sassofonista portoghese Carlos Pinheiro e lo stesso Stefano Raffaelli
(piano/livelectronics).
26 settembre ore 21.30,
Circolo Paganini, Rovereto
MACK
Federico Squassabia, tastiere
Marco Frattini, batteria
Mattia Matta Dallara, campioni, elettronica
MACK è un vortice di hip hop
ed elettronica formato da
tastiere galleggianti, bassi
profondi, intense tessiture ritmiche e freestyle rap.
5 dicembre ore 21.30,
Circolo Paganini, Rovereto
Til Cage flute Quintet
Giulio Visibelli, Carlo Nicita, Emilio Galante flauti/ Luca Gusella vibrafono/ Tito Mangialaio contrabbasso
L’inedita formazione di tre flauti,
vibrafono e contrabbasso è un omaggio al flauto nel jazz. Il repertorio
è interamente scritto da autori italiani (fra i quali Enrico Intra,
Giovanni Venosta, Claudio Fasoli e Carlo Cattano oltre al misconosciuto
flautista italo-fiammingo Til Cage, qui riscoperto). Come chicca un
arrangiamento del primo blues mai pubblicato nella storia del jazz, nel
1908, a firma dell’italo-americano Antonio Maggio.
Til Cage, di madre italiana, nato nel 1932, ha operato negli anni 50-60
soprattutto nei Paesi Bassi, incidendo con Bobby Jaspar e Gary Burton.
A Parigi suona nell’orchestra di Andrè Hodeir, incontra Lee Konitz e
Joe Farrell, al quale dedica una composizione, in memoria della comune
origine italiana. Si trasferisce poi in Italia, nella terra natale
della madre, a Rovereto, dove opera fino alla morte prematura, nel 1979.
12 dicembre ore 21.30,
Circolo Paganini, Rovereto
Phase Duo
Eloisa Manera violino/ Stefano Greco sound designer
I due musicisti hanno cominciato ad
incrociare i propri mondi musicali nel 2015 grazie a Musicamorfosi, un
collettivo di artisti residente nel nord Italia, combinando minimal
music (Reich e Glass come maggiori influenze), live electronics con
cenni cinematografici e musica d’ ispirazione indiana e raga. Nel cuore
del progetto si trovano elementi stilistici differenti raggruppati
quasi a formare delle dicotomie: analogico/digitale,
acustico/elettronico, micro/macro, ordine/disordine. Hanno già all’
attivo parecchi live e occasionalmente sono accompagnati da artisti
multimediali per progetti site-specific come il live A/V del 12 Ottobre
2019 al Planetario Civico di Milano per Danae Festival. L’ album
omonimo, è uscito a Giugno per Aut Records.