Jazz-LaB Rovereto Jazz Club - La Brace
Viale del Lavoro, 18 38068 Rovereto
0464 874210
labrace@labrace.net
9 marzo, Rovereto Jazz club, ore 21.00
Guido Bombardieri Hammond Trio
Guido Bombardieri sax, Andrea
Candeloro hammond, Luca Bongiovanni
batteria
Classico repertorio del trio con organo hammond. Guido Bombardieri ha
collaborato con jazzmen di chiara fama come Gianluigi
Trovesi, Enrico Rava, Paolo Fresu, Marco
Tamburini, Giorgio Gaslini, Sandro Gibellini, Tino
Tracanna, Franco D'Andrea, Franco Ambrosetti.
16 marzo, Rovereto Jazz club, ore 21.00
Sonata Islands meets Rita Collura - I COLORI DELL’ANIMA
una raccolta di storie e di istantanee sonore. Composizioni e arrangiamenti di Rita Collura
Rita Collura sax soprano, Emilio Galante
flauto, Alessandro Bianchini vibrafono, Stefano Colpi contrabbasso ,
Nelide Bandello batteria
La musica è quel motore invisibile che muove il mondo: ci
accompagna durante un viaggio, ci rilassa dopo una lunga giornata, ci
da la carica per affrontare una sfida. La musica scandisce gli attimi
della nostra vita e regola i battiti del nostro cuore, ci emoziona, ci
rende felici, ma soprattutto ci rende vivi.
Secondo alcune ricerche psicologiche la musica è un ottimo mezzo per
comprendere la nostra personalità e la nostra psiche. Spesso leggiamo
che la musica è lo specchio dell’anima e in effetti è così, riflette
quello che abbiamo dentro.
Musica e personalità hanno uno stretto legame. La musica è l’arte di
organizzare i suoni nel tempo e nello spazio; proprio come la scultura,
la danza o la pittura è in grado di esprimere e di definire
l’interiorità di una persona.
La psicologia musicale si occupa da tempo di scoprire cosa spinge le
persone ad ascoltare un certo tipo di musica, piuttosto che un altro.
Gli studi più interessanti in questo campo sono stati realizzati da
Jason Rentfrow professore di psicologia sociale della University of
Cambridge e hanno avuto buoni risultati nel dimostrare come la musica
definisca il nostro carattere.
La musica suscita emozioni attraverso l’attivazione di diverse aree del
cervello, separate tra loro e legate alle immagini, ai ricordi e
all’empatia. Il compositore traduce le proprie emozioni, le proprie
esperienze, la propria personalità in musica, organizzando così le
note, le scale, il ritmo, la dinamica, le pause, in modo da
trasmetterla agli ascoltatori che possano raccoglierla e sperimentarla.
“La mia musica è caratterizzata da un’attenta ricerca di suoni, di
armonie, di ritmi, al fine di evocare immagini visive e trasmettere
stati d’animo ed emozioni. Un caleidoscopio di percezioni, colori,
ombre del mondo interiore espresse tramite l’universo armonico. Con le
mie composizioni e i miei arrangiamenti ho cercato di dare un originale
identità ai brani, pur nella trasversalità di combinazioni e stili,
appendendo così ad una solida struttura jazzistica echi di tango,
valzer, tarantelle ed altre sonorità etniche e latine”.
“Senza documenti, vaganti e curiosi nell’universo sterminato delle note”
23 marzo, Rovereto Jazz club, ore 21.00
Ala Quartet
Stefano Eccher tromba, Alessandro Biasi chitarra, Gaetano Celotti basso
elettrico Mattia Gobbo batteria.
Progetto di studenti del Conservatorio di Trento, dove i musicisti si
sono conosciuti, suonando insieme e creand questo progetto attivo da
due anni. Il genre di riferimento è quello del jazz moderno.
30 marzo, Rovereto Jazz club, ore 21.00
Sonata Islands meets Chiara Orlando “A PLACE OF STILLNESS"
M. Chiara Orlando voce/ Emilio Galante flauto/ Alessandro Bianchini vibrafono/ Pietro Ciancaglini contrabbasso
Con
questo progetto Chiara Orlando presenta un vasto repertorio di brani
originali, frutto delle ricerche musicali ed idee maturate negli anni,
insieme ad alcuni standards rivisitati per lei più rappresentativi
(Boplicity, Nardis, With a song in my heart, Beatrice).
Lo stile delle composizioni, scritte insieme a Pietro Ciancaglini, è un
jazz moderno che risente però dell'influenza della tradizione, ed è
caratterizzato a volte da una forte idea ritmica, a volte da un tema di
grande lirismo e raffinatezza armonica.
Ogni brano è ispirato da uno stato d'animo o da un ricordo ben preciso
che riporta al titolo del disco "A Place of Stillness", ovvero il posto
della quiete, che ognuno di noi ricerca nella propria vita in luoghi o
immagini diverse.
Pietro Ciancaglini insegna da quest'anno contrabbasso jazz al Conservatorio di Trento