informazione per i concerti
- Per Ala, Mori: 0464 680000
- Per Villa Lagarina: 342 1330005
Giovedì 20 giugno, ore 18,00 – Isera
Montura Alp Station – C/O Montura Bistrò Ingresso libero
Swing2Wedding: Aperitivo Jazz
Ingresso libero
Giovedì 20 giugno, ore 21,30 - Isera
Cortile Palazzo De Probizer – C/O Ristorante Casa del Vino
Floors
Filippo Vignato, trombone - Francesco Diodati, chitarra - Francesco Ponticelli, contrabbasso
Prenotazione obbligatoria al numero 342 1330005, ingresso 10 Euro, con posti limitati a 60
L’organico di trio, nella musica jazz, ha sempre ricevuto particolare
attenzione: in un’espressione artistica che gioca le proprie carte
sulla creazione di equilibri continuamente messi in discussione,
incrinati, ribaltati, il gioco a tre ha un fascino che si sposta della
geometria rigorosa all’instabilità più straniante. In particolare,
dagli anni Sessanta, il trio ha preso la forma di organici strumentali
sempre più originali, spostandosi dalla tradizionale ricetta con
pianoforte, contrabbasso e batteria a nuove formulazioni.
Quella con trombone, chitarra e contrabbasso è senza dubbio una
combinazione suggestiva, che dà modo alla creatività di spaziare su più
piani di livello: diversi “Floors”, appunto. La cosa riesce bene quando
i protagonisti sono musicisti giovani e di fervido talento, come
Filippo Vignato, Francesco Diodati e Francesco Ponticelli. Loro stessi
affermano: “Il nome della band vuole evocare una musica stratificata,
con uno sguardo al minimalismo e alla ricerca poliritmica, ma allo
stesso tempo fortemente ancorata alla melodia”. Geometrie astratte,
dunque, che si incontrano con una schietta intenzione comunicativa. Ci
sono gli ingredienti per un bel viaggio. L’itinerario di Floors,
iniziato nel 2017, ha fatto tappa nel 2018 a Umbria Jazz e si è
rinnovato quest’anno in un tour che ha toccato cinque Paesi europei.
Abbiamo avuto il piacere di saggiare il valore di Vignato, “Miglior
nuovo talento" del Top Jazz 2016, nelle due passate edizioni di
Lagarina Jazz, con il quartetto di Rosa Brunello e con il quintetto di
Giovanni Falzone. Diodati vanta al proprio attivo lavori interessanti
come leader e dal 2014 è componente del New Quartet di Enrico Rava.
Proprio in tale contesto lo abbiamo apprezzato a Lagarina Jazz nel
2015. Ponticelli è nuovo per il pubblico della rassegna: non per la
scena italiana, dove è attivissimo.
Venerdì 28 giugno, ore 21,30 - Villa Lagarina
Cortile di Palazzo Libera
Tino Tracanna Double Cut
Tino Tracanna, sax tenore e soprano, melodica – Massimiliano Milesi,
sax tenore e soprano – Giulio Corini, contrabbasso – Filippo Sala,
batteria
Ingresso 10 Euro
“Double Cut”, doppio taglio, si riferisce senza dubbio alla presenza
nel quartetto di due sax tenori, che all’occorrenza diventano soprani.
Un raddoppio delle prospettive, dei punti di vista, che nella musica di
Tino Tracanna acquista un particolare senso di moltiplicazione, di
intreccio in cui il contrasto e l’empatia ricevono uguale attenzione.
Ma il doppio taglio può anche essere riferito alla presenza,
all’incontro di due generazioni, che la regia di Tracanna mette in
grado di esprimersi in modo multiforme e sfaccettato. Le parole dello
stesso leader illuminano il progetto: “Due segni non delimitano uno
spazio ma ne moltiplicano il senso, generando infiniti rimandi e
collegamenti. Così è la musica oggi, carica di un immenso passato con
la necessità immediata di coniugarne la complessità o riscoprirne la
perduta semplicità”.
Il quartetto ha due Cd al proprio attivo: il più recente, “Mappe”,
pubblicato da Parco della Musica Records, è senza dubbio uno dei lavori
degni di nota nella produzione discografica del 2018. La rilevanza di
Tino Tracanna nella scena italiana è evidente: lo troviamo già
giovanissimo nei gruppi di Franco D’Andrea e da più di trent’anni è
componente dello storico quintetto di Paolo Fresu. I suoi lavori
personali si collocano tra le cose più significative del jazz
contemporaneo in Italia. Massimiliano Milesi è stato allievo di
Tracanna e ne ha declinato con nuova linfa il rigore, la capacità di
sviluppare un discorso musicale coerente. Attivo sia nel jazz che nella
musica accademica contemporanea, si è esibito quest’anno con il suo
quartetto Oofth al Festival di Bergamo. Giulio Corini è tra i più
apprezzati esponenti della nuova scena nazionale ed ha collaborato tra
l’altro con Enrico Rava, John Abercrombie, Ralph Alessi. Filippo Sala
ha suonato con diversi solisti internazionali, tra cui Ralph Alessi,
Sabir Mateen e Giovanni Falzone.
Sabato 29 giugno, ore 21,30 - Ala
Cortile Museo del pianoforte antico
Stefano Colpi Atrio
Stefano Colpi, contrabbasso – Roberto Cipelli, pianoforte – Mauro Beggio, batteria
Ingresso 10 Euro
Il progetto denominato “Atrio” scaturisce dall'attività compositiva di
Stefano Colpi, stimolata in un primo momento dal contatto con il
pianista Stefano Battaglia e con il batterista Carlo Alberto Canevali,
e documentata dal cd “Where Do We Go From Here?”, pubblicato nel 2003.
Da più di dieci anni il nome è lo stesso (quando l’organico si amplia,
diventa “Open Atrio”), ma i componenti cambiano, seguendo le avventure
compositive del contrabbassista trentino. Sotto questa formula si sono
dunque alternati vari musicisti: dagli apprezzati pianisti Stefano
Battaglia e Roberto Cipelli, al clarinettista Mauro Negri, ai
batteristi Carlo Canevali e Stefano Bertoli. Sono stati coinvolti vari
solisti di rango della scena regionale trentina, come Walter Civettini,
Michele Giro, Michael Lösch, Giuliano Cramerotti, Enrico Tommasini.
Nel 2009, la versione di Open Atrio con Mauro Negri, Roberto Cipelli e
Stefano Bertoli fu presentata ad Ala, nel cartellone di Lagarina Jazz.
Torna ora nella città di velluto, con la formula originaria del trio
con pianoforte, coinvolgendo due figure di spicco del panorama
jazzistico nazionale e internazionale, quali Roberto Cipelli e Mauro
Beggio. Il primo, pianista di grande sensibilità, vanta collaborazioni
con molti tra i più rappresentativi musicisti italiani e stranieri, tra
cui Dave Liebman, Sheila Jordan, Tom Harrell, Paolo Fresu, Gianluigi
Trovesi. Il secondo, autentico virtuoso del proprio strumento, ha
iniziato giovanissimo nel quartetto di Enrico Rava e in seguito ha
collaborato tra l’altro con Johnny Griffin, Toots Thielemans, Paul
Bley, Kenny Wheeler.
Domenica 30 giugno, ore 21,30 – Villa Lagarina
Cortile di Palazzo Libera
Concerto per Carlo Alberto Canevali
In collaborazione con CDM di Rovereto
Ingresso 10 Euro. L’incasso sarà devoluto all’Associazione accademia di Strada
Nel corso della sua breve, seppure intensa vicenda artistica e umana,
Carlo Alberto Canevali ha suonato con un numero davvero grande di
musicisti. Ha mostrato duttilità stilistica, sensibilità musicale,
grande curiosità intellettuale. Ha espresso una forte passione umana,
immergendo tutto sé stesso con convinzione in tutte le sfide che la
vita gli presentato. Ha affrontato anche la sua ultima sfida con tenace
ottimismo, spesso infondendo energia e coraggio in chi gli stava
accanto.
Tanto è stato detto sulle innumerevoli cose che Carlo Alberto ha
intrapreso: i progetti musicali; il lavoro didattico, dapprima al Cdm
di Rovereto, poi in Australia, nel suo soggiorno di quattro anni a
Melbourne, dove ha studiato e applicato con passione le teorie di Edwin
E. Gordon, rivolte allo sviluppo della disposizione innata, istintiva
dei bambini (e dell’essere umano in generale) verso la musica. Di Carlo
Alberto ricordiamo la creazione nel 2009 della raffinata etichetta
discografica "nBn", con la quale ha presentato lavori propri, ma anche
di musicisti in cui credeva. E ancora la direzione artistica di
festival come "Le Vie del Suono" a Levico Terme, dove ha portato la sua
visione musicale aperta, attenta ai giovani di talento. Non
dimentichiamo la direzione dell'orchestra jazz “Villa Lagarina Big
Band”, ereditata da Alessandro Zampini e sviluppata con idee stimolanti
e originali. Il lavoro nella musica di Carlo Alberto si è anche
accompagnato all’azione sociale, tra l’altro con l’esperienza al Centro
Giovani Kamenge, nel Burundi, condotta nel 2011 insieme a Lorenzo
Frizzera.
Per tutto questo vogliamo ricordare Carlo Alberto, lo vogliamo sentire
ancora insieme a noi in un concerto che coinvolge un folto gruppo di
musicisti a lui particolarmente vicini. Il ricavato di questa serata
sarà devoluto all’Associazione “Accademia di Strada”, da lui progettata
insieme alla moglie Alexandra: un luogo di condivisione e integrazione,
che si sviluppa con un lavoro musicale in Colombia e con altre attività
di forte valenza sociale.
Venerdì 5 luglio, ore 19,00 - Mori
Cantina Mori Colli Zugna
Radio Zastava
Nico Rinaldi, sax alto - Gabriele Cancelli, tromba e voce - Leo
Virgili, trombone e voce - David Cej, fisarmonica - Predrag Pijunović,
tamburo tapan, Stefano Bragagnolo, percussioni - Marco Kappel, flicorno
helikon, Walter Grison, sax tenore e baritono
Visita guidata con concerto itinerante – Ingresso 10 Euro
Otto musicisti provenienti dall’area multiculturale di Gorizia, che
gareggiano nella produzione di energia, trascinando il pubblico con il
loro mix di musiche balcaniche, di funk, jazz, reggae e punk. Questo è
Radio Zasatava, le cui matrici di base affondano nella tradizione delle
Orkestar balcaniche, le fanfare che Goran Bregovic ha portato a
conoscenza sulla scena internazionale e che il regista Emir Kusturica
ha utilizzato per un film di culto come “Underground”. Si parte dalla
stessa girandola di ritmi, teatralità e danze che si sono incontrate e
fuse nel mondo balcanico, ma nel caso di Radio Zastava, l’apertura
verso le contaminazioni è ad ampio raggio: agli ottoni e alle
percussioni si aggiungono sassofoni e fisarmonica, aprendo la strada
verso jazz, rhythm and blues e tante altre influenze. Si va dai
riferimenti al jazz arcaico, New Orleans e Dixieland, allo Swing e
naturalmente alle espressioni più contemporanee. La mescolanza con i
ritmi asimmetrici e trascinanti delle danze balcaniche rende il tutto
irresistibile, condito di irriverenza e di accesi colori musicali.
La band, attiva dal 2005, si è fatta apprezzare in tutta l’Europa con
esibizioni in festival blasonati come Fête de la Musique a Parigi e
Paradise Gardens a Londra. Nel 2013 ha ottenuto un notevole
riconoscimento al Sabor Trubača in Serbia, il più grande festival del
mondo dedicato alle orchestre di fiati di estrazione balcanica.
Nell’esibizione di Mori, Radio Zastava accompagnerà il pubblico in una
vorticosa, dionisiaca visita guidata dentro la Cantina Colli Zugna.